“Il Piano D prevedeva lo Smascheramento Totale. Bisognava aprire gli occhi ai gonzi. Mostrare loro la ruota truccata di Vita-Tempo-Fortuna. Assaltare lo Studio della Realtà. E rifilmare l'universo.” ... “...Il ciclotrone elabora l'immagine- E' il principio del microfilm - immagini sempre più piccole, sempre più numerose in sempre meno spazio compresse con il ciclotrone fino a trasformarsi in polvere cristallina d'immagini- In questo modo possiamo portarci via tutto 'sto pianeta del cazzo dentro un copridito su per il culo..." (W.S.Burroughs. Nova Express.1964).
WORLD ART NEWS



In ottobre inaugura al Guggenheim di New York la collettiva di settanta artisti concettuali cinesi “Art and China after 1989: Theater of the world”. Poco prima dell'apertura delle porte però la prestigiosissima istituzione (sbarcata di recente anche ad Abu Dhabi nota capitale mondiale dell'arte, della libertà, della pluralità e della sensibilità...di tutti quei valori insomma a cui anche l'arte dovrebbe tendere per elevare ed elevarci) ha deciso di ritirare due video ed una scultura.

Nel primo video “Dogs That Cannot Touch Each Other” (Cani che non si possono toccare) realizzato dagli artisti Sun Yuan e Peng Yu- marito e moglie- quattro coppie di pit bull si affrontano per ben sette minuti sui tapis roulant senza potersi sbranare l'un l'altro. Nel secondo video viene ripreso l'accoppiamento tra due maiali- marchiati con lettere dell'alfabeto cinese e romano per evidenziare il contrasto tra la scrittura e la natura degli animali- di fronte ad una vasta platea di umani. La scultura dell'artista Huang Yong Ping invece è una grande teca che contiene rettili ed insetti vivi, questi ultimi evidentemente ancora per poco. Ma perché sono state ritirate? Come mai?

Parte del Gran Mondo dell'Arte incredulo ed indignato della scelta del Museo se lo sta ancora chiedendo. Per esempio un loro leader come il super artista cinese Ai Weiwei dichiara che “Quando un 'istituzione d'arte non può esercitare il diritto alla libertà di parola è un tragedia per tutta la società” o che tali scelte “sono una prova di una visione ristretta dei diritti degli animali, ma anche dei diritti umani”. Ai Weiwei il dissidente. Pare insomma che i soliti rompicoglioni degli animalisti, 700 mila firme raccolte in pochissimo tempo, le proteste, gli attivisti accampati fuori dal Museo e le solite immancabili minacce più o meno lievi sui social si siano messi di traverso ai nobilissimi fini portati avanti dal Gran Mondo dell'Arte. Ufficialmente Il Guggenheim ha in parte motivato la scelta perché “preoccupati per la sicurezza del personale, dei visitatori e degli stessi artisti”.

“Dogs That Cannot Touch Each Other” in questione è “solo” il filmato dell'installazione vera e propria prodotta nel 2003 da marito e moglie, gli stessi che in passato sempre per questioni d'arte urgentissime ed installative avevano fatto discutere per aver iniettato il loro sangue nei cadaveri di due gemelli siamesi.