LA CAVERNA
DI PINOT-GALLIZIO, IL
FARMACISTA, CARAMELLIERE, ERBORISTA, RE DEGLI ZINGARI...
“ Caro amico Drouin,
grazie molto della vostra gentile
lettera, (…). Il nostro fine è l'intesa universale fra gli artisti
liberi e sperimentali o con chiunque ami la poesia-Voi siete poeta-e
quindi un mio amico. Allora io parlo all'amico Drouin- al
quale vado a chiarire le mie idee sull' Antimondo:
1°) Einstein ideò la materia e il suo
enigma come una scatola chiusa. L'uomo cercando di rubare il
segreto tentò e tenta dall'esterno di stabilire uno schema-
un'immagine -nella scatola non può entrare, e che il segreto non lo
ha capito-e che tutto il lavoro che ha fatto si è trasformato in
progresso portandogli solo un'infinita noia.
2°) Io al
contrario m'immagino di trovarmi di già nella scatola-magica e come
un poliziotto indagare-cercare-scoprire in una intimità stravagante
l'immane segreto-ben sapendo che non ne uscirò-ma se riuscissi a
uccidere la noia?
Nel 1949 quando
si scoprì l'antiparticella il fisico italiano Pannaria (vedi Jorn
“Pour la forme”) ideò una specie di teatro cosiddetto di scambio
retroscena (antimateria) Palcoscenico (ove avvengono le
scene di scambio) Platea (mondo-quello che conosciamo e vediamo noi
atomi-molecole-elettroni ecc.) grossomodo questo teatro fisico
fu l'idea la scintilla che mi fermentò e certamente la base della
vita di domani-questo antimondo bisognava pure tradurlo in
forma descriverlo magari in una struttura infantile ma fortemente
poetica-questo è quanto ho fatto e che la gente di Alba ha
capito-Parigi non vorrà certo essere inferiore alla mia gente-Si
tratta semplicemente di capire che i tempi che corrono non sono che
la preistoria della cosiddetta era atomica e che gli uomini
moderni si trovano nelle medesime condizioni di terrore dei
fatti materiali come gli uomini del Paleolitico la gente delle
caverne che […] dalla grande Paura disegnavano e dipingevano con
acuto senso magico le loro caverne anche loro per scoprirne
l'enigma. Così oggi io piccolo mago dell'antimondo cerco di
descriverlo e creo la mia caverna-scatola con senso
magico-esattamente come loro-impaurito come loro e credo che il mio
linguaggio sia sincero magico e reale-anzi interreale è per
questo che il mio giuoco è terribilmente semplice e quindi
emotivo-irrazionale fantastico-unico artistico e quindi irripetibile
almeno come gesto-è il gotico che continua-mai finito che
tutti gli uomini possono continuare-variare emozionare ogni
giorno-Nella mia caverna basterà uno specchio concavo o convesso per
creare un labirinto-a nostro piacere un gioco di luce creerà nuove
immagini fantastiche-sarà la luce ultravioletta-normale-infrarossa
calda-alta-bassa-o riflessa con superficie metallica
esterna...[...]...Il futuro avrà così la sua cattedrale
rudimentale ed imperfetta. […] ”
Alba del piemonte
“Zona libera dell'antimondo”
8 dicembre 1958
Lettera di Pinot Gallizio