IL TEMPIO
“2022 :i sopravvissuti (Soylent
Green)” è un noto film di fantascienza americano del 1973
tratto dal romanzo “Largo1 Largo!” di Harry Harrison. La
terra è devastata e sfigurata dalla sciagurata condotta umana e il
cibo è il problema maggiore. L'unica risorsa rimasta è il Soylent,
delle gallette nutritive super-pubblicizzate e distribuite alle
popolazioni. In questo ambiente si sviluppa la trama del film. Infine
il poliziotto Thorn farà la macabra scoperta su come e con cosa
viene fabbricato il Soylent.
In una delle scene finali l'anziano Sol
si reca al Tempio: è il luogo dove si pratica l'eutanasia,
più precisamente un suicidio assistito. E' il luogo rassicurante
dove si scelgono le musiche e sopratutto le immagini del mondo che
scorreranno su un grande schermo dove comodamente seduti ci si spegne
piano piano dopo aver bevuto una sostanza che ucciderà.
Quasi cinquanta anni fa il Tempio
è il luogo santo della voragine visiva, l'immersione visiva. I
pensieri sono semi creatori di memorie, si disperdono e si ricreano
altrove e in altri modi. Immagini di un film che appare dal nulla e
poi improvvisamente scompare. Incalcolabili vite terrestri dentro
millenni che pascolano smemorati pare questo spettacolo, la vita su
questo pianeta. E' il Regno delle Immagini che accompagna la morte
inscenando il gioco stesso della vita, un film che si autogenera
rimontandosi con enigmatici scopi. Adesso tecnocrati
possono mettere le mani su infinite immagini per altri santuari di
mosaici elettronici, senza il poeta di questo motore. La nuova
mitologia visiva.