1918-2018 (III)
SEMPRE
Sempre
Andremo più lontano senza avanzare mai
E di pianeta in pianeta
Di nebulosa in nebulosa
Il don Giovanni delle mille e tre
comete
Pur senza muoversi dalla terra
Cerca le forze nuove
E prende sul serio i fantasmi
E tanti universi si obliano
Chi sono i grandi obliatori
chi mai riuscirà a farci obliare
questa
[o quella
parte di mondo
Dov'è il Cristoforo Colombo cui
dovremo
[l'oblio
d'un continente
Perdere
Ma perdere veramente
Per far posto alla trovata
Perdere
La vita per trovar la Vittoria
(trad. Giorgio Caproni)
Morto a Parigi a 38 anni a causa della
spagnola e della ferita alla testa trapanata poco prima.
Poeta fantasioso che sostenne tutte le
imprese artistiche del suo tempo nella Parigi dei pittori e delle
avanguardie pre-e-post surrealiste, amante del circo e dei balletti
russi.
Apatride, combatté la Grande Guerra,
un po' forse per riconoscenza verso la Francia, un po' per ottenerne
la naturalizzazione, un po' per un' illusione, un dramma feroce poi e
una tragedia.
Uno tra decine di artisti-personaggi
che vissero con coraggio tra i caffè di Parigi, tra sogni più
potenti della povertà e del freddo, funamboli veri della vita, di
quelli che ora non puoi trovare tra le strade, ma solo nelle
biblioteche.