“Il Piano D prevedeva lo Smascheramento Totale. Bisognava aprire gli occhi ai gonzi. Mostrare loro la ruota truccata di Vita-Tempo-Fortuna. Assaltare lo Studio della Realtà. E rifilmare l'universo.” ... “...Il ciclotrone elabora l'immagine- E' il principio del microfilm - immagini sempre più piccole, sempre più numerose in sempre meno spazio compresse con il ciclotrone fino a trasformarsi in polvere cristallina d'immagini- In questo modo possiamo portarci via tutto 'sto pianeta del cazzo dentro un copridito su per il culo..." (W.S.Burroughs. Nova Express.1964).
CAOS

 
Caos: gli antichi Egizi lo intesero come casualità indifferenziata o meglio determinismo associato al caso, contrastato da Maat (cosmo). Essi vivevano nel terrore della sua forza distruttrice, tutti le notti aspettavano che la barca solare di Atum-Ra facesse rinascere il giorno, affidandosi a sacerdoti che usavano la magia cercando d'impedire al serpente nero d'inceppare il rigenerarsi della creazione.
Per l'oro e il lapislazzulo. Tutte le notti.
Dal terrore fino all'ammaestramento del Caos ai giorni nostri...dal concetto fisico di “entropia” alla teoria (matematico-scientifica) del caos, teoria del caos dell'informazione, nei media...il calcolo controllato di un disordine su schermi e stampanti.
Ma il Caos Mitologico non era disordine.
Caos: dal greco “Spazio Beante”, “Spazio Aperto”, “Voragine”...lo stato primordiale di buio e vuoto anteriore alla nascita del Cosmo da cui poi emersero gli Dei e gli uomini. Emersero.
L'inizio è il Caos primordiale che “venne ad essere”. Il nero?
Se il Caos non è il disordine allora è lo stato permanente dell'universo?
Da secoli continuiamo a rimanere affacciati sull'universo, lo sguardo verso l'alto, su verso il cielo, occhi, cristalli e lenti fino al captare i segni invisibili ed il pulsare di onde gravitazionali, materia oscura ed antimateria. E sempre più questo universo pare la sottile e immensa impalcatura sorretta sul vuoto, una catena di fitti misteri attorno alla sua buia danza stellata. Un equilibrio fragile che balla sul baratro. Tutto può cedere in qualsiasi punto, in qualsiasi momento, è il Caos la condizione congenita, permanente.
E noi cerchiamo nel Caos. 


Cielo e Terra. E secoli. Occhi per fissare il cielo, mani per scavare sottoterra. Ocra. Ogni giorno uomini dissotterrano per riaccendere la vita passata di altri uomini, altri misteri. Qualche giorno fa: Palestina, Deserto della Giudea. Chi sono quei 33 scheletri? Sono stati loro a scrivere i famosi manoscritti Rotoli del Mar Morto o sono i loro Custodi? Sono stati analizzati, sono tutti uomini tra i 20 e i 50 anni, vissuti 2200 anni fa, senza ferite. Si pensa siano Esseni, setta ascetica annientata violentemente dai Romani nel tentativo di resistere. Prima della fine riuscirono a nascondere la loro biblioteca nelle grotte. Ebrei pitagorici predicavano la guerra imminente con “I Figli del Buio”.
Altri occhi che nei secoli hanno cercato nel Caos, scritti, messaggi dal cielo, forse visite dal cielo, Custodi.
E gli artisti dove sono? A esplorare questo Caos, ad inventare laboratori di luce e cosmologie? Dove sono i segni, le tracce delle loro rotazioni, le spirali, le immagini? E i pensieri?